Trattamento per il consolidamento delle fondazioni e cedimenti differenziali

Cosa è il cedimento differenziale e perché la fondazione cede?

Il fenomeno di cedimento differenziale di fondazione si manifesta con fessurazioni nella muratura (crepe nei muri) riconducibili a:

  • Fenomeno di ritiro e rigonfiamento delle argille: dovuto a cicli di disidratazione e idratazione non omogenea del terreno;
  • Fenomeno di sovra-consolidamento delle argille: dovuto alla disidratazione del terreno.

Il verificarsi di questi fenomeni comporta una condizione di cedimento delle fondazioni dovuto a deformazioni elastiche.
Quando la struttura non è in grado di rispondere alle oscillazioni al di sotto, dovute a queste condizioni, cede in modo non omogenea e si formano le crepe sui muri, sugli intonaci e sui soffitti.

Prima di parlare di quale trattamento scegliere per il consolidamento della fondazione bisogna individuare la causa della loro formazione.

I fattori scatenanti  del cedimento differenziale sono la disidratazione e l’erosione del terreno di fondazione che possono essere causate da:

  • Radici degli alberi limitrofi: queste, estraggono e assorbono umidità dal terreno, disidratandolo;
  • Tipo di terreno su cui è edificato l’immobile: quelli costruiti su terreno argilloso hanno maggiori probabilità di subire cedimenti differenziali, per via della composizione dell’argilla e dei suoi capillari (caratteristiche negative: impermeabilità, scarsa portanza, plasticità e adesività nel terreno umido);
  • Clima/meteo: i terreni aumentano di volume con le piogge, solitamente in inverno, e perdono di volume con la siccità, solitamente in estate. Questo provoca fluttuazioni costanti nelle acque sotterranee rendendo instabile il terreno.

Alla base del fenomeno di “ritiro e rigonfiamento delle argille” vi è la mancanza di acqua nel terreno di fondazione. In questa situazione il terreno durante i periodi di siccità (o più in generale in mancanza di acqua) si disidrata, perde di volume e risulta “ritirato”, mentre durante i periodi di pioggia si “rigonfia” riacquisendo il volume perso in siccità. Spesso e volentieri, però, il recupero del volume del terreno non è omogeneo e l’alternanza di siccità/piogge causa il fenomeno suddetto.

Nel caso di “sovra consolidamento delle argille” il terreno ha subito processi di scarico tensionale nel corso della sua storia geologica, ad esempio causati da erosione di parte del terreno sovrastante che lo caricava.

*Per identificare la causa e la gravità del cedimento è necessario effettuare delle indagini geologiche in grado di analizzare la stratigrafia del terreno.

Crepe nel soffitto quando preoccuparsi?

Alle volte capita che si manifestano crepe sull’intonaco dopo la ristrutturazione. Altre, invece, che le crepe sui muri si manifestano in case ormai ristrutturate da tempo.

Se nell’edificio si sono sviluppate crepe sui muri interni/esterni e vuoi sapere se sono pericolose, presta attenzione a:

  • Crepe orizzontali, verticali e oblique;
  • Crepe sugli intonaci (distacco parziale o completo);
  • Crepe sui soffitti;
  • Crepe con partenza dagli angoli delle porte, finestre e stanze;
  • Difficoltà ad aprire/chiudere la porta;
  • Crepe e abbassamento del marciapiede.

Questi sono i principali campanelli di allarme di un possibile cedimento in corso. In questo caso è essenziale contattare un esperto per valutare la situazione, individuare la causa del problema e trovare una soluzione che meglio si addice alla problematica in atto.

Cedimento differenziale, elettrosmosi e consolidamento del terreno

elettrosmosi, come si comporta il terreno nelle varie stagioni

Molti non sanno il collegamento tra elettrosmosi naturale e cedimento delle fondazioni. In realtà, questi due fenomeni sono strettamente legati.

L’elettrosmosi è un principio fisico naturale che consiste nel movimento di un liquido attraverso un capillare, o più capillari (setto poroso), a mezzo dell’applicazione di una differenza di potenziale continua agli estremi di esso.

Questo principio fa si che l’acqua del terreno sia trasportata dai capillari e veicolata dalle condizioni ambientali e geomorfologiche del terreno. Nel caso di terreni argillosi, i cui capillari sono piccoli e fitti, il fenomeno dell’elettrosmosi è molto intenso. Per questo motivo la fondazione risulta sensibile alla variazione del contenuto di acqua nel terreno, generando sulla struttura movimenti non omogenei: i cedimenti differenziali.

*Per individuare la causa del cedimento è essenziale eseguire indagini geologiche specifiche.

Qual è la soluzione migliore per eliminare le crepe nei muri e consolidare le fondazioni?

Il Team EO GEA propone un’innovativa soluzione: l’impianto ad “Anello EO” di consolidamento fondazioni con elettrosmosi attiva. Questo sistema è installato lungo il perimetro esterno della muratura.

La funzione dell’impianto è l’idratazione profonda del terreno di fondazione fino al raggiungimento della sua capacità idrica massima di assorbimento, che avviene in tempi rapidi grazie all’applicazione del campo elettrico;

La “gabbia elettrosmotica” generata dall’impianto trattiene l’acqua al di sotto delle fondazioni ed il terreno è sempre idratato. In questo modo sarà ristabilito il giusto livello di idratazione alla fondazione che si rigonfierà eliminando il cedimento differenziale.

Il trattamento tramite elettrosmosi attiva di consolidamento fondazione si divide in 2 fasi: “reidratazione del terreno” e “gabbia elettrosmotica”.

Fase 1 impianto ad elettrosmosi: reidratazione del terreno

Nella prima fase del consolidamento fondazione gli elettrodi che compongono l’ “Anello EO” lavorano per avvicinare l’acqua al terreno ed indirizzarla per mezzo dei suoi capillari al di sotto della fondazione.

Il terreno per suzione viene idrato completamente fornendo acqua in profondità a tutti gli strati disidratati sottostanti; a saturazione avvenuta l’acqua in eccesso verrà rifiutata.

A testimonianza della reidratazione del terreno si avrà una richiusura delle crepe.

In questa fase l’impianto lavora al massimo del suo potenziale.

crepe sul muro soluzione

Fase 2 impianto ad elettrosmosi: gabbia elettrosmotica

elettrosmosi per la reidratazione delle argille

Nella seconda fase del consolidamento fondazione gli elettrodi agiscono da “gabbia elettrosmotica”: in questo modo l’edificio è protetto ed il fenomeno di cedimento differenziale non si presenterà più.

Il campo elettrosmotico a corrente continua viene generato attraverso l’inserimento alternato di elettrodi positivi e negativi all’interno dei fori di idratazione.

La corrente continua fornita è a bassa tensione cioè 12-40 Volts ed è regolata dalla centralina di comando. 

La profondità dei fori idratanti varia dai 2 ai 10 metri o più secondo necessità.

 

L'elettrosmosi attiva funziona?

La valutazione degli esperti: testimonianza indagine geologica post consolidamento fondazione.

come fare il consolidamento delle fondazioni

Composizione dell’impianto ad elettrosmosi: soluzione definitiva alle crepe nei muri

Il cedimento differenziale si contrasta con l’installazione dell’impianto elettrosmotico  grazie ad un intenso processo di reidratazione del terreno.

Per fare ciò, è possibile intervenire in modo minimamente invasivo dall’esterno dell’abitazione. L’impianto ad “Anello EO” richiede solo due componenti:

  1. Elettrodi installati lungo tutto il perimetro esterno dell’edificio.
  2. Una centralina di comando che gestisce l’erogazione di corrente.

*Utilizziamo elettrodi di qualità appositamente progettati ed assemblati da noi per massimizzare l’efficacia dell’elettrosmosi attiva nel riportare la fondazione e ristabilire il volume del terreno.

L’intensità del campo elettrico dell’impianto per consolidare il terreno di fondazione è a bassissima tensione, con un range di funzionamento che varia dai 12V ai 40V, a seconda delle circostanze. L’uso di corrente continua garantisce l’assenza di onde elettromagnetiche di qualsiasi frequenza, evitando l’inquinamento elettromagnetico.

L’impianto di consolidamento fondazioni EO GEA lavora in totale sicurezza.

Impianto di consolidamento fondazioni: installazione perimetrale esterna

Elettrosmosi attiva: il trattamento dei terreni argillosi per consolidare le fondamenta

Il trattamento ad ‘Anello EO‘ basato sull’elettrosmosi attiva è un efficace metodo per il recupero omogeneo del quadro fessurativo ed offre numerosi vantaggi:

  1. Rimedio economico: rispetto ai rimedi esistenti sul mercato il costo è con qualche zero in meno.
  2. Installazione rapida e poco invasiva (perimetrale esterna): l’installazione è fatta perimetrale esterna, per cui nessuno sarà “costretto” ad andar via da casa; la durata dell’intervento è di 5-10 gg.
  3. L’unico rimedio che agisce sulla causa del problema: grazie alla reidratazione del terreno di fondazione si agisce sulla causa scatenante il cedimento differenziale e con la gabbia elettrosmotica si garantisce il corretto mantenimento del livello di idratazione del terreno.

Elettrosmosi confronto con altri metodi per consolidare le fondamenta

Esistono diverse soluzioni proposte sul mercato per il cedimento differenziale e per le crepe nei muri, ma è importante fare la scelta giusta.

Vediamo perché l’elettrosmosi attiva è la soluzione migliore per il consolidamento delle fondamenta confrontata ad altre tecnologie.

Consolidamento fondazioni con resine poliuretaniche:

  • Intervengono sugli effetti (sulle crepe): le resine vengono sparate all’interno del terreno, con l’obiettivo di richiudere la crepa andando a riempire il vuoto con questo prodotto, non agiscono di certo sulla causa del problema del cedimento;
  • Intervento localizzato e non risolutivo: l’intervento si limita solamente ai punti in cui si sono manifestate le lesioni, ma ciò non impedisce lo sviluppo di nuove crepe;
  • Possibili imprecisioni: i vuoti del terreno non sono riempiti in maniera omogenea e può succedere che le resine si disperdano;
  • Costi elevati: l’intervento è molto costoso e non risolutivo; è incentrato solo nella richiusura delle crepe, non agisce direttamente sul cedimento, per cui niente impedisce la riformazione di nuove crepe.

Consolidamento fondazioni con pali e micropali:

  •  Intervento costoso ed invasivo: le lavorazioni sono molto importanti e costringono i proprietari degli edifici ad “abbandonare” temporaneamente la struttura per tutta la durata delle lavorazioni che varia dai 30gg in su;
  • Aggira il problema: è un intervento localizzato e non agisce direttamente sul fenomeno di “ritiro e rigonfiamento” o “sovra consolidamento”;
  • Interviene sulla struttura dell’edificio: molto invasivo;
  • Intervento non risolutivo se limitato ai soli punti dove si ha la lesione: per far si che l’intervento con pali e micropali sia risolutivo l’intera struttura deve essere consolidata, ma questo comporta un esborso eccessivo di soldi. 

L’elettrosmosi attiva è il rimedio definitivo che agisce direttamente sulla causa del problema di cedimento, arrestando ed eliminando il fenomeno alla base in modo permanente.

Reidrata la fondazione, ne ristabilisce il volume e ne elimina le oscillazioni, provocando la chiusura naturale delle crepe

Consolidamento fondazione prezzi

Oltre ad essere rapido (con un’installazione di soli 5-10 giorni), l’intervento di elettrosmosi attiva è anche economico rispetto ad altre soluzioni presenti sul mercato e poco invasivo, ed è l’unico rimedio che agisce sulla causa del problema.

Scegliere l’elettrosmosi attiva significa affidarsi a una tecnologia innovativa che offre risultati concreti e duraturi. 

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