Il primo obiettivo che possiamo raggiungere con la nostra tecnologia è l’idratazione del terreno.

É opportuno, quindi, realizzare dei fori verticali con tubi piezometrici fessurati, che permettono di misurare la pressione dell’acqua.

Essi sono riforniti da un circuito idraulico in modo da far ricircolare l’acqua nella sezione di terreno arida e permettere il processo di reidratazione.

Tuttavia, questo processo deve essere mantenuto anche in presenza di eventi tali per cui il terreno potrebbe essere soggetto ad un nuovo processo di disidratazione. 

Questi eventi possono riguardare:

  • Suzione da parte di alberi circostanti

  • Suzione da parte di argille anidre circostanti.

Impianto di stabilizzazione tramite elettrosmosi a Bologna

Occorre creare una “gabbia” al di sotto della fondazione che impedisce la dispersione dell’acqua. 

Ciò è reso possibile da un circuito elettrico in corrente continua a basso voltaggio (12-24 Volt) che è il campo elettrosmotico, generato attraverso l’inserimento alternato e mirato di elettrodi positivi e negativi associati ai fori di idratazione.

Ogni elettrodo chiude il circuito con l’elettrodo di segno opposto in modo tale da generare un campo elettrosmotico (la nostra gabbia) che permette l’idratazione in tutta l’area circoscritta.

Il principio cardine dell’impianto e il processo elettrosmotico, utilizzato anche nei processi di deumidificazione del terreno.

Le correnti circolanti sono a bassissima intensità e gli effetti positivi perdurano nel tempo.

Con questa tecnologia è possibile risolvere la causa del problema ed evitare fessurazioni future delle murature. 

Umidità, muffe e crepe non saranno più un problema

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